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Nonobstant cela


"Et nonobstant cela, qu'un diable en cet instant
M'emporte, si j'ai dit rien que de très constant*"
Dépit amoureux, III, 10 (v. 1095-1096)

Ce distique marque le début d'un passage dont le contenu est, jusqu'à certains détails, tiré de la scène IV, 5 de L'interesse :

ZUCCA :
Se io vi ho detto bugia, possa sconfondermi.

PANDOLFO :
Se io non ti castigo, lamentati di me.

ZUCCA :
Se io vi do due testimoni, che ci hanno veduto entrar di notte per quell'uscio ?

PANDOLFO :
S'io ti metto intorno due che ti faranno fumare le cusciture della camiscia, e ti pestino l'oscia, fin che te n'eschi il fiato.

ZUCCA :
Conoscete voi messer Achille che sta su'l campo dalle Gatte e il Testa, servo di messer Flaminio ?

PANDOLFO :
Conosci tu la forca che si fa tra le due colonne di San Marco e il boia che ti farà campeggiarvi sopra ?

ZUCCA :
Questi hier di notte videro la vostra Virginia, che tenese per Santa Veridiana, aprirci in casa.

PANDOLFO :
Questi due ancora, presto presto, perderanno mezzo giorno di facenda per venirti a veder appicare.

ZUCCA :
E per segno, Flaminio, che'è inamorato di Virginia, hoggi mi diede due mostazzate.

PANDOLFO :
E per segno, tu la porti scolpita in quella fronte da berlina.
(cité par Claude Bourqui, Les Sources de Molière, Sedes, 1999, p. 90)




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