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Tirade de docteur


Le recours à d'interminables tirades constitue un trait spécifique du dottore Graziano de la commedia dell'arte.

Le comédien Pier Maria Cecchini explique, dans ses Frutti delle moderne commedie ed avviso a chi le recita (1628) comment ces tirades s'insèrent dans le jeu du personnage, caractérisé par :

Un altra spetie Gratianatoria si è ritrovata, ed'è, che pensando questa di corregere l'uso del parlar rovescio, si è posta a dir latini e sentenze, con tirate, e ponga di memoria in guisa, che non lasciando mai parlare chi seco tratta, confonde e snerva il filo della favola, e lamente di chi ascolta, che non riman campo per intendere, e molto meno per capire l'orditura de' negozii.
(in V. Pandolfi, La commedia dell'arte, Firenze, Sansoni, 1958, t. IV, p. 98)

Dans son traité Dell'arte rappresentativa premeditata ed all'improviso (1699), Andrea Perrucci définit la spécificité du rôle par

la dottrina soda, ed erudita, ma accompagnata dalle dicerie lunghissime.

Le personnage sera donc utilisé dans les scènes suivantes :

qualche consiglio, servendo da consigliero, persuasiva allo studio, dissuazione dai vizi; ma fra tutte, le tirate di memoria, che fanno il più bel giuoco in questa parte, particolarmente ove vi saranno repiloghi, perchès venirà a fare al tempo istesso pompa della dottrina e della memoria, ed accompagnata dall'impazienzia de' servi, a' quai dispiacciono quelle cose, e s'infadono delle lunghezze.
(éd. A. G. Bragaglia, Firenze, Sansoni, 1961, p. 199-200)

Plusieurs variations sur ces tirades sont mises en oeuvre dans les comédies de Molière :

Dépit amoureux

Le Mariage forcé

Don Juan

La Jalousie du Barbouillé




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