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Il medico volante florentin


ANONYME, "Il medico volante"

Cod. Magliabechiano II, 1, 10 (Firenze, Biblioteca Nazionale)
Edition moderne par Adolfo Bartoli dans Scenari inediti della commedia dell'arte, Bologna, Forni 1880

Ce scenario de commedia dell'arte) constitue, avec "Il medico volante napolitain" et Trufaldino medico volante, l'une des trois versions italiennes connues du sujet du "medico volante".

Les points de rencontre avec Le Médecin volant de Molière sont les suivants :


Il medico volante

Commedia fatta da commedianti

Interlocutori

Ubaldo padre di Lucinda

Lucinda sua figlia, amante di Valerio

Ardelia, nipote di Lucinda

Pandolfo

Leonora, sua figlia

Ottavio, amante di Leonora

Valerio amante di Lucinda

Cola, suo servo

Capitano, vien di fora

Zanni, suo servo.

Un servo

ATTO PRIMO

Scena prima

Ottavio e Valerio

Trattano de' loro amori; Valerio dice che Ardelia nipote di Lucinda, gli attraversa i loro disegni, avendo troppa cura di lei; Ottavio sopra l'amore di Leonora; ed in questo

Scena II

Lucinda, Ardelia e detti

Le donne escano di casa dicendo andare alla fiera, gli amanti fanno riverenza; Ardelia dà avvertimenti a Lucinda; partono le donne, restano gli amanti; e in questo

Scena III

Cola e Morosi

Vien Cola dalla strada dove sono entrate le donne con un guanto di Lucinda dicendo averlo trovo in terra, drento al quale vi è una lettera; con lazzi lo dà a Valerio, il quale legge e sente la cosa del medico, cioè che la lettera dice che mandino un medico finto, acciò possino confidare la loro gravidanza, ad effetto di sconcarsi, perché i lor padri non se n'avvedino; concertano con Cola a fingersi il medico, il quale ac­cetta con lazzi di farlo; essi contenti partono.

Scena IV

Pandolfo, Leonora sua figlia, e poi Ottavio

Pandolfo dice andare in villa, dice alla figlia che stia modesta, li dà, avvertimento e parte. Resta Leonora; fa scena sopra l'amore d'Ottavio: in questo Ottavio la vede; fa scena amorosa, e partono.

Scena V

Capitano, Zanni ed Ubaldo

Capitano ed il servo vengano per aspettar Lucinda per aver contratto con lettere il parentado con Ubaldo, ma però non lo cognoscono. Viene Ubaldo di casa, fanno lazzi, lui se li dà a cognoscere, legge la lettera di credenza,[9] Ubaldo l'abbraccia; ed in questo

Scena VI

Ardelia e detti

Ardelia viene dalla fiera, dice che a Lucinda gli è venuto svenimento, che per ciò è restata in una bottega, torna indietro per lei, Ubaldo confuso resta col Capitano ed il Zanni; in questo

Scena VII

Lucinda, Ardelia e detti

Vien Lucinda fingendosi malata, Capitano la saluta, lei li dà poca retta, Ardelia fa il medesimo. Capitano saluta Ubaldo, ed entra, Zanni fa l'istesso ed entra, resta Ubaldo; ed in questo

Scena VIII

Cola da medico, Valerio ed Ubaldo, Lucinda ed Ardelia

Ubaldo vede questo medico che, con lazzi, li dice della malattia della figliola, la chiama, la quale viene con Ardelia. Cola l'esamina sopra il suo male, alla fine la fa orinare, si ritirano le donne, esce Ardelia con l'orina, sopra la quale discorre Cola con molti aforismi sciocchi. Donne per strada a far esercizio, gli altri via, e finisce l'Atto.

ATTO SECONDO

Scena I

Capitano e Zanni

Escon, dicendo andare per vedere la città, non sanno dove sia andata la sposa, si maraviglia, che lei lo guarda di mal occhio non sapendo la causa, Zanni dice amare Ardelia; in questo

Scena II

Lucinda, Ardelia e detti

Tornano di fora, vedono il Capitano, Lucinda senza parlare li fa reverenza, ed entra, Ardelia fa l'istesso; Zanni burla il Capitano, qual si dispera; ed in questo

Scena III

Cola e detti

Cola da medico per andare a casa di Lucinda, vede li dua, fanno più lazzi, Capitano li domanda parere so­pra il mal della pietra, dice Cola, che sicut gutta cavat lapidem,[10] che si faccia venir la gotta, che guarirà; Zanni domanda la ricetta per il dolor di denti, Cola l'insegna tenere in bocca una mela appiola, metter la testa in forno, fintanto che detta mela sia cotta, masticandola guarirà. Discorrono sopra il mal di Lu­cinda, Cola che la guarirà; in questo

Scena IV

Lucinda Ardelia e detti

Dice Lucinda che doppo aver fatto esercizio, ha fatto un sogno dormendo, e racconta il sogno a Cola, il quale dice esser interprete dei sogni; ella segue, e dice aver sognato, che una giovane innamorata si finse ammalata, sapendo che suo padre la voleva dar per moglie ad uno, che lei non lo voleva, e rappresenta aver visto in sogno tutto quello che a lei è accaduto; Cola tutto approva, ciò sente il Zanni, e racconta a Cola aver sognato ancora lui, come ci era un ruffiano che fingendosi medico per arrivare a' sua intenti, alla fine fu bastonato. Cola racconta ancor lui aver sognato. Voltosi al Capitano, dice che un tal Capitano voleva per moglie una giovane, che poi alla fine fu bastonato dal suo amante; ciò sente il Capitano; parte. Cola manda Lucinda in casa, dice che li manderà sonatori per rallegrarla.

Scena V

Ubaldo, Pandolfo e Cola

Vedono il medico; dice Ubaldo che questo è un grand'uomo; fanno lazzi; Pandolfo fa discorso di medicina per scoprire l'eccellenza del medico; Cola tutto approva; doppo dice che è bene rallegrare Lucinda con suoni; Ubaldo contento; ed in questo,

Scena VI

I vecchi, e gl'lnnamorati da sonatori

Vengano vestiti da sonatori, dicano esser mandati dal medico Marzocco, Ubaldo gli manda in casa; Pandolfo chiede per moglie Ardelia a Ubaldo, lui dice non potergliela dare, avendola di già maritata a Ottavio, e via; resta Pandolfo; ed in questo

Scena VII

Leonora e Pandolfo

Leonora vede suo padre, dice ormai esser tempo di maritarla, lui dice di sì, e li nomina molti giovani, de' quali nomi nessuno li piace. Lei dice che vorrebbe uno che avesse nome Ottavio, lui dice che vi è uno di questo nome, ma che ha di già preso moglie Ardelia nipote di Lucinda, e via; lei afflitta; in questo

Scena VIII

Ubaldo e Leonora

Ubaldo vede Leonora, la richiede dell'amor suo, ella lo scaccia, lui via, lei resta, ed in questo

Scena IX

Ottavio e Leonora

Esce Ottavio di casa, si licenzia da Ardelia, li raccomanda la cosa del matrimonio, lei via; vede Leonora, la vuole abbracciare, lei li da uno schiafio, ed entra, lui resta; ed in questo

Scena X

Cola, Ottavio e Valerio

Cola li dà il bon pro, lui non sa di che, fanno lazzi, in questo vien Valerio, fa il simile; Cola in collera, volere scoprire il tutto, loro loro che non faccia, che sarebbe la sua ruina, lui si placa; ed in questo

Scena XI

Leonora, un suo servo e detti

Leonora li dà una lettera che la porti a Ottavio, dicendo voler essere sua moglie, e parte. Gli amanti ricevono la lettera, il servo sua lazzi, Cola il simile, loro fanno il lazzo di parlarsi l'un l'altro all'orecchio, Cola si fa avanti, in questo torna Leonora, lei lo bastona, ed entra, loro per strada, Cola resta; in questo

Scena XII

Capitano, Cola e Zanni

Raffigurano il medico, lui con lazzi parte, loro confusi restano, fanno scena della somiglianza di costui, temano qualche furberia; ed in questo

Scena XIII

Ubaldo, Lucinda e detti

Loro dicano a Ubaldo la cosa del finto medico, lui in collera batte, chiama la figlia, fa che tocchi per forza la mano al Capitano dicendoli la cosa del medico; lei esagera, dice volersi ammazzare; Ubaldo manda il Capitano in su le forche, ed entra in casa; loro con lazzi di Zanni partono.

Scena XIV

Valerio, Ottavio e Cola

Lo vedono, vogliono intendere il successo, lui ha una lettera di Ardelia, la quale va a Valerio, che Lucinda li scrive, che sia sollecito nel matrimonio; Ottavio toglie la lettera di mano a Cola la dà a Valerio; ed in questo

Scena XV

Leonora e detti

Leonora dietro li leva la lettera, ed entra, loro confusi, Cola con sua lazzi; in questo Leonora alla finestra legge la lettera, poi la straccia, loro la placano, lei viene a basso, loro li dicono di tutto, lei dice che in sua presenza dichino a Ardelia che quello che hanno fatto, l'hanno fatto per burla, loro a non volere guastare gl'interessi di Valerio, lei in collera entra, loro per strada, Cola resta; ed in questo

Scena XVI

Cola e Ubaldo

Vede Cola senza l'abito da medico, lo ricognosce, fa maraviglia, lo prende per un braccio, lui dice essere un fratello del medico, Ubaldo lo crede, dice Cola come son nemici lui ed il fratello, Ubaldo promette accomodare la differenza fra di loro, Cola via, resta Ublado, fa scena, torna Cola da Medico, vede Ubaldo e li fa accoglienza; Ubaldo negozia l'aggiustamento fra lui ed il suo fratello, lui a non volerli perdonare, dice Ubaldo che sarà galantuomo per l'avvenire, lui promette perdonarli, Ubaldo lo mena in casa perchè vada da sua figlia; in questo

Scena XVII

Zanni ed Ubaldo

Zanni dice aver lasciato il suo padrone in piazza, in questo dice Ubaldo aver serrato il medico in camera, va per cercare il fratello, e parte; Zanni da parte resta in scena; Cola salta dalla finestra; Zanni osserva; in questo

Scena XVIII

Ubaldo e detti

Ubaldo vede Cola ne' sua abiti, lo crede il fratello del medico, lo vuole menare in casa, lui dice non volere andare perchè il medico li darebbe. Ubaldo entra in casa per chiamare il medico, Cola si rimette la veste da medico, e rientra in casa per la finestra, Zanni osserva e ride. Ubaldo lo mena fuora per la mano, cercano il fratello. Zanni vuol scoprire il tutto, li dà in sulla voce con lazzi: finisce l'Atto.

ATTO TERZO

Scena I

Cola ed Ubaldo

Cola dice aver lasciato Pandolfo, si leva la veste, la dà all'amico, in questo Ubaldo lo vede senza veste, lo crede il fratello del medico, lo trattiene dicendoli perché non ha aspettato, lui dice per amor d'una spia, e li descrive il Zanni; Ubaldo lo mena in casa; ed in questo

Scena II

Capitano ed Ubaldo

Capitano fa scena sopra la balordaggine di Ubaldo, in questo lo vede, e li dice come il Zanni suo servo è una spia, e via; resta il Capitano; ed in questo

Scena III

Cola e detti e poi Ubaldo

Cola salta la finestra, si fa dare la veste, loro in disparte osservano, in questo Ubaldo lo vede, li dice che suo fratello è in casa, lui dice volerlo mortificare, Ubaldo gl'insegna il logo dove ha serrato il suo fratello medico, entra in casa, Ubaldo resta fuora, Capitano e Zanni si fanno vedere, e li dicono che quello è un furbo, che salta la finestra; ed in questo

Scena IV

Cola in finestra e detti

Cola fa reprensione al fratello, loro dicono che chiami alla finestra ancor lui, lui fa apparire il berrettino del fratello e li fa reprensione, facendo due voci, a Ubaldo sodisfatto, Cola dice che suo fratello è un la­dro, ciò sente Ubaldo, entra in casa, lui salta la finestra, lascia la veste, e ritorna in casa , Zanni in que­sto si mette la veste; ed in questo

Scena v

Ubaldo e Cola

Ubaldo e Cola cercano il medico, vedano il Zanni con la vesta, lo credano il medico, lui lazzi, doppo si scopre, Ubaldo caccia mano al pistolese; ed in questo

Scena ultima

Valerio, Ottavio e tutti fora

Si mettano di mezzo, si scopre il tutto, Ubaldo chiama la figlia, li fa toccar la mano, Pandolfo fa il simile a Ottavio: si fa nozze.

ROBE NECESSARIE

Una veste da medico per Cola

vestito da pratico per Valerio

Lettere assai

Orinale e calamaio

vin bianco

Due vestiti da sonatori e

Strumenti per detti.




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