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Il dottor bacchetone, version du recueil Magliabecchiano


ANONYME, "Il dottor bacchetone"
Ms codex Magliabecchiano II, 110, n°23
(éd. moderne in A. Bartoli, Scenari inediti della commedia dell'arte, Firenze, Forni, 1880, p. 287-303)


FLORINDO, amante di Lucinda.
SILVIO, amante di Flamminia.
FLAMMINIA, figlia del Dottore, amante di Silvio.
LUCINDA, amante di Pantalone.
CORALLINA, povera, moglie di Trivellino.
Ragazza, sua figlia.
GRAZZIANO, bacchettone.
STOPPINO, suo servo.
TRIVELLINO, marito di Corallina.
PANTALONE, padre di Lucinda.

La scena finge in Bologna.

ATTO PRIMO :

SCENA I :
STOPPINO con pezzi di pane in un paniere.

Fa scena sopra la bontà del padrone, benedicendo l'ora ch'andò a servirlo per avere mutato vita ; dice che il suo padrone non parla in casa, ma sta sempre contemplativo ; ha ordinato che lui dispensi il pane a' poveri ; in questo.

SCENA II :
Poveri e detto, e TRIVELLINO da povero.

Chiedono il pane, lui dispensa con lazzi ; per la serra che li fa Trivellino che li chiede qualche cosa. Stoppino va in casa, e li porta un piatto di farina, glielo da, parte ; lui fa il lazzo della farina, e tutti partono.

SCENA III :
PANTALONE solo.

Dice ha maritata la sua figlia con Florindo con dote di 10000 scudi, de' quali glie ne manca mille, ne sa come fare a trovarli, e non vorrebbe dir fuora i fatti sua ; in fine risolve chiederli al Dottore, perchè ha sentito che sia uomo buono. Picchia al Dottore, e in questo.

SCENA IV :
STOPPINO e detto.

Stoppino domanda che vuole ; Pantalone doppo molte cilimonie dice a Stoppino che vi sarà mancia, se li dà l'animo che il Dottore li faccia il servizio ; e in questo.

SCENA V :
DOTTORE, STOPPINO, e PANTALONE da parte.

Dottore esce da sè discorrendo delle cose del mondo per salute dell' anima, e della bruttezza del peccato ; in questo il servo ; si salutano ; lui, che ha fatto ? Stoppino che ha dato il pane a' poveri ; lui, che ha fatto bene ; se doppo levato, ha ringraziato il cielo ; Stoppino che prima a fatto collazione ; lui esclama dicendo : non si ha da pensare prima al corpo, ma all'anima, e da qui avanti non faccia come per il passato ; veda di non magnar troppo per non peccare ; Stoppino promette, e poi l'avvisa che Pantalone li parlerà ; lui va alla sua volta, e fa cerimonie ; Pantalone si scusa, Dottore grida Stoppino che l'ha fatto cadere in superbia, appresso al mondo, poichè doveva essere il primo a salutare ; si scusa, Pantalone, ch'è sua pari non erano ; Dottore, che lui è maggiore peccatore di questo mondo, e poi dice che Pantalone è suo vero padrone ; Pantalone accetta la confidenza, e vorrebbe un servizio, ma non s'arristia, che glie lo dirà Stoppino ; Dottore chiama da parte Stoppino ; Stoppino le dice de' mille scudi, Dottore che non gli ha ; Stoppino risponde a Pantalone, lui replica che li darà mallevadore ; Stoppino lo dice al Dottore, lui : pensero, e crede non poterlo servire ; Stoppino dà l'esclusiva a Pantalone, Pantalone che oltre al mallevadore darà tant argenteria in pegno ; Stoppino lo dice al Dottore, lui differisce la risposta, dicendo che vedrà se li puol fare il servizio, Stoppino fa l'imbasciata del 5 per 100 ; Dottore grida che è usura marcia, e che non vuol macchiare la sua coscienza, perchè il denaro non puol far denaro ; Pantalone so scusa che non gridi Stoppino, perchè l'imbasciata viene da esso ; Dottore esagera con Pantalone la sua coscienza, dice al servo che ringrazi Pantalone e lo licenzia ; Pantalone s'inginocchia, e li chiede perdono, e li bacia il piede ; Dottore vuol servirlo gratis, e cha quanto al mallevadore luinon lo cercava, ma lo piglia per non si abusare della sua cortesia ; in quanto agli argenti non li vuole in pegno, ma crede glie ne manderà perchè in giorni di nozze li fida più in casa del Dottore che nella propria ; dice ce si vadia in Corte a far la scritta di scudi 1200 ; Pantalone che ne vuol soli 1000, Dottore che intende, glie ne pagherà solo 1000, ma farà di 1200, Pantalone replica, Dottore finalmente via, dicendo che i 200 serviranno per un poco d'amorevolezza per l'imprestito ; e partono.

SCENA VI :
SILVIO e FLORINDO.

Silvio forestiero esce con Florindo suo amico, al quale dice che era ricco e che il giuoco l'ha ridotto povero ; Florindo fa complimenti, e che tutto il suo sarà al suo comando ; Silvio ringrazia, e dice che è innamorato della figlia del Dottore ; Florindo, che Coviello è il caso a servirlo, che finga essere un gran baron Napolitano ; ed in questo

SCENA VII :
COVIELLO e detti.

Dice voler andare a casa perchè aspetta il padrone che venga a mettere insieme il danaro ; esagera la bontà del Dottore, per non aver voluto gli interessi ; Florindo lo chiama, egli dice che quel signore è un ricco Barone, che è innamorato della figlia del suo padrone ; si affaccia Silvio, e gli offerisce venti doble, e che non ci guarderà in più ; Coviello chiede a bon conto, e perchè non ha denari addosso, dice che glie ne pagherà ; Florindo l'afferma, Coviello propone diversi modi ridicoli per introdurlo, quali non approvano ; in fine che ha trovato un modo, quale dice a tutti due nell'orecchio, questi conteni partono.

SCENA VIII :
CORALINA e figlia, e doppo TRIVELINO.

Escano insieme esagerando la crudeltà del padre e marito, che non gli porta da mangiare, che pero stentano ; esce Trivelino disperandosi della sua mala fortuna ; gli vanno incontro, dicendo aver fame ; questo ha buscato una lira di lemosine ; le donne, che per ora basta ; gli replica che l'ha persa al gioco ; queste disperate, risolvono di far supplica al Dottore per un poco di limosina, e entrano.

SCENA IX :
FLORINDO e LUCINDA.

Florindo, che il servire all'amico forastiero gli aveva fatto trascurare la visita di Lucinda ; pichia alla di lei casa, Lucinda esce, fanno scena amorosa, e via.

SCENA X :
PANTALONE, DOTTORE con omo con gli argenti.

Dottore dice che ha gran vergogna non poter mantenere la parola a Pantalone perchè ha guardato nello scrigno che non vi moneta, ma che li darà scudi 200 mercanzia floritissima, che varrà maggior prezzo di quello che glie la dà ; resta Pantalone.

SCENA XI :
COVIELLO e detti.

Pantalone esagera l'accidente del bisogno, ed il danno che ne sente con aver fatto scritta di 1200 per ducati 1000, e poi averne 200 di mercanzia ; pichia al Dottore, esce Coviello al quale dice che viene per il danaro, e perchè ha gli argenti ; Coviello chiama il padrone, dicendo che ci erono gli argenti ; padrone con cilimonie comparisce, dicendo che non occorreva queste cilimonie ; in tanto piglia gli argenti, credendo non essere veduto, con la pietra del paragone ne stropiccia un pezzo ; Pantalone domanda cosa faccia, il Dottore che non voleva aver fatto un peccato di superbia, giacchè diceva fra sè che l'argenteria del signore Pantalone era la più bella di tutte, e per accertarsene ha fatto il paragone, e che compatisca la delicatezza della sua coscienza ; in fine fa pigliare gli argenti al servo, entra col servo in casa, dicendo a Pantalone che aspetti. Pantalone in scena ammira l'astuzia del Bacchettone ; il servo torna con una borsa di doble, e un sacco di roba, dà il danno a Pantalone, legge il conto delle monete, dicendo doble 100 scarse 15 grani l'una, e cose simili ; Pantalone si lamenta, il servo la consola che le manderà, poi si consegnano le robe per scudi 200; e il servo legge una lista, esagerando il piacere che riceve, e poi legge dicendo : Le pianelle di Diogene; li domanda quanto vagliono, servo che vagliono une miseria di ducati sette. Il corno destro del minotauro celeste scudi 25 ;Libbre 20 di lana della capra d'Anfritio scudi 25, ed il puntale della spada d'Orlando, la toga di Diogene, ed altre cose simili. Finalmente con molti encomi di lode sopra detta toga scudi 25. Pantalone vuol vedere, e trova tutto porcheria ; grida con il servo che sono assassinamenti ; ed in questo.

SCENA XII :
DOTTORE e suddetti.

Domanda il Dottore che romori son questi ; Pantalone, che questo non è trattar da amico ; monete scarse e robaccia, con il pegno e mallevadore ; il Dottore con flemma lo consola, dicendo, che quanto alle monete, le manderà non ostante, e che in ogni caso ci sono cambiatori che le cambieranno, e non essendovi, che le porti a lui, che con poco di aggio solito gli farà il servizio lui ; circa la roba, Pantalone non volerla per niente ; il Dottore, sopra l'eccellenza della detta roba, che se non li fosse stato amico con glie l'averebbe data, perchè li duole sino all'anima ; Pantalone non volere, e che si stracci la scritta ; Dottore che non conosce il buono ; e in questo modo confusi e discordi partano, Pantalone dietro gridando ; ed in questo finisce l'Atto.

ATTO SECONDO :

SCENA I :
PANTALONE e FLORINDO.

Pantalone dice a Florindo il negoziato con il Dottore, e la cosa dell'imprestito, e che l'ha tradito fidandosi di lui come amico ; Florindo domanda se è il Dottore Bombarda, Pantalone che si, Florindo, che non puole stare, alza la voce, Pantalone dicendo che è un furbo ; ed in questo.

SCENA II :
Ladro con roba sotto, e suddetti.

Che il Dottore è un uoma da bene, e guardi come parla ; Pantalone, che parla bene, mette mani per mantenerlo ; Florindo lo tiene, dicendo di ritirarsi in disparte per vedere che cosa vole colui dal Dottore ; si ritirano : ladro osserva se vede alcuno ; picchia.

SCENA III :
DOTTORE e detti.

Dottore vede il ladro, lo grida forte, che non vuol simil gente intorno casa per non dare che dire di sè ; il ladro, che lo scusi, che non verrà più ; Dottore dice che parli piano ; ladro li mostra la roba ; Dottore a gridarlo, che non vuol snetire queste cose ; ladro vuol partire : Dottore lo richiama, dicendogli se è possibile che voglia finire la sua sopra di una forca per si poca cosa ; si fa dare la roba in mano ; ladro che lo fa per bisogno della sua famiglia ; Dottore quanto ne voglia ; ladro, 40 lire ; Dottore li vuole dare sei giuli, alla fine li dà una mezza dobla, e lo manda via, e lo fa per carità, per amor della sua famiglia, finalmente che è tanto carnale, che gli è venuto compassione ; chiama il servo, li mostra la roba, li dice avere speso 10 lire ; servo, sue maraviglie, e porta in casa.

SCENA IV :
Litigante, DOTTORE e suddetti.

Litigante domanda al Dottore che cosa sia della sua causa, Dottore che non vuol difenderlo perchè gli ha il torto, e che si maraviglia con che coscienza voglia negare una scritta di scudi 200 di propria mano ; litigante, che è la sua ultima rovina, che lo voglia nondimeno aiutare, che a quest'effetto gli aveva portato 50 ducati con obbligo di darli la metà della scritta ; il Dottore si placa dicendo che la pietà lo move, e che non è dovere che vadia in rovina ; gli promette, e dice che se l'intenderà con il Giudice, e farà che abbia quanto desidera ; via il litigante.

SCENA V :
Un nipote d'un ammalato che lo medica il Dottore, DOTTORE, e suddetti.

Domanda il Dottore come sta il suo zio, Dottore che non ha più febbre, che domani li vuol dare una medicina ; nipote, sospira e si rammarica, dicendo che credeva che suo zio morisse ; Dottore esagera la crudeltà di esso, e che invece di rallegrarsi si turba ; nipote, che è carico di famiglia, la quale perirà dalla fame, e che solo la morte di suo zio era il sollievo di sua casa, e che a tal effetto aveva impegnato tutte le sue masserizie e che aveva messo insieme 50 scudi per donarli, accio li facesse il servizio ; Dottore che non li vuole, che si maraviglia di lui ; che oltre a questo, che, subito morto il zio gli averebbe dato 500 scudi ; Dottore si placa e piglia il denaro, e dice tra sè : ormai l'ammalato è vecchio, e che sollieva una famiglia, e pero crede poterio fare, che pero lui vuole aggiustare la medicina, e li promette, e via ; in questo Florindo si maraviglia, fermando con Pantalone di concerto volerne fare risentimento.

SCENA VI :
CORALLINA con figlia con memoriale, poi STOPPINO.

Dicano andare a cercare il Dottore per chiederli limosina ; Stoppino fuora, le donne lo riconoscono il servo del Dottore ; egli loda la gran carità del Dottore, ed in questo.

SCENA VII :
DOTTORE e suddetti.

Dottore si abbatte che il servo discorre con le donne, lo grida ; servo, che li vogliono parlare ; si accostano le donne, lui le sfugge per fuggire le tentazioni, e per non far peccato alza gli occhi al cielo ; servo, che hanno da porgerli un memoriale ; Dottore che se lo faccia dare ; le donne danno al servo il memoriale, baciandolo per reverenza ; servo gli addita ; Dottore lo piglia con le mani coperte con la toga, lo netta ben bene, e poi l'apre, e sente il titolo dell' Eccellentissimo ; egli lo straccia, esagera sopra la vanagloria, lo legge e sente che è una povera famiglia, che si more di fame, mosso a compassionea sopra ogni periodo segno di tenerezza, chiama le donne, li domanda dove stanno di casa, loro glie l'insegnano, lui che anderà a visitarle, contente partono, Dottore parte, Stoppino resta ; e in questo.

SCENA VIII :
FLORINDO, SILVIO, e STOPPINO.

Escono dicendo che cercano di Stoppino per l'esecuzione del concertato, lo vedono ; Stoppino, che è tempo, mettano mano alle spade, Silvio finge esser ferito e cade, Stoppino grida, e chiama, e viene Lucinda ; ed in questo.

SCENA IX :
FLAMMINIO e suddetti.

Servo narra il caso, e che quello che è ferito è un povero forestiero e cavaliero, non sa dove riccorrere, e che è opera di carità ; questa va renitente, finalemente lo conduce in casa, resta il servo.

SCENA X :
DOTTORE e il servo.

Servo racconta al Dottore l'ardire che ha preso a introdurre il ferito in casa la figliuola ; lui domanda se vi è pericolo di male, servo che non crede, ma si guardano con occhi pietosi, e che questo è gentiluomo ricco, che forse la piglierà per moglie senza dote ; Dottore, che a fatto bene, e che non pensa a male ; egli lasci stare, che vuol andare a casa quelle povere donne del memoriale ; Stoppino picchia ; donne fuora.

SCENA XI :
TRIVELLINO e suddetti.

Dottore dice esser venuto a fare la carità, per sentire i loro bisogni ; queste vogliono cominciare a dirli, egli che non vuole dare scandolo, ma che entrerà in casa ; che è padrone ; entrano tutti.

SCENA XII :
CORALLINA e figlia e suddetti, TRIVELLINO.

Dice aver sentito il tutto in disparte, entra in casa per vedere quanto che segue, e si nasconde sotto il tavolino.

SCENA XIII :
DOTTORE e suddetti.

Dottore compatisce la tanta povertà, rimprevando quelli che hanno tante ricchezze, si pone a sedere, e fa sedere anco Corallina e la figlia ; li domanda delle sue miserie, e secondo il bisogno compatisce, e ordina al servo che li mandi vino fuoco e farina, e piglia la mano a Corallina, contandoli sette doble in mano, e altre sette alla figlia, con continui lazzi di toccamenti ed abbracciamenti, sotto specie di compassione ; finalmente dicendo voler partire, e voler da tutte due il bacio della pace, e si accosta per riceverlo ; Trivellino in questo cava fuori il capo di sotto il tavolino, e osserva ; Dottore dice al servo che sente come sta, vuol seguitare per mortificarsi maggiormente, tanto più ritorna a toccare ; Trivellino fuora dando bastonate al Dottore. Finisce l'Atto 2°.

ATTO TERZO :

SCENA I :
DOTTORE e servo.

Dice che li sta il dovere delle bastonate, se avesse portato il cilizio come era solito, che questo non li saria successo ; circa li stimoli della carne, che vuol fare questa sera una buona disciplina, con quella fatta di cordina ; al servo che se la dia ancor lui, con quella fatta di catenuzze ; servo non ossente, e partono.

SCENA II :
TRIVELLINO e CORALLINA.

Esce fuora bastonando Corallina con parole ingiuriose ; questa gridando, dice non ci ha colpa ; lui vuole le doble, lei per forza glie ne dà, entra in casa piangendo ; Trivellino vuol andare a rivestirsi, e doppo andare a giocare, e via.

SCENA III :
STOPPINO e poi il Dottore.

Servo, che il negozio del signor Silvio passa bene, e che sono innamorati ; Dottore esce, e domanda che cosa faccia il ferito ; servo, che non dubiti, che se bene si fanno carezze, non crede a fine di male, e che questo è un Conte ricco, e che la vuole per moglie. Dottore non si scandolezza ; e in questo.

SCENA IV :
SILVIO e suddetti.

Esce di casa, fa cilimonie con il Dottore ; finalmente dice il Dottore che ha sentito il suo pensiero, Silvio conferma, Dottore chiama la figlia, li fa toccar la mano, ed ordina che a Silvio si diano danari, ed entrano, dicendo il servo che si ricordi delle 20. Dottore domanda che cosa sono queste 20, servo che sono 20 nave arrivate al signore Silvio ; Dottore loda il partito, e parte.

SCENA V :
SILVIO con borsa di doble.

Silvio esce dicendo voler andare al gioco, ed in questo si apre il foco.

SCENA VI :
Giocatori con tavolino, TRIVELLINO rivestito, e SILVIO.

Trivellino comincia a giocare ; Silvio si accosta e gioca con Trivellino, perde i denari e poi la spada e doppo la parrucca, e partono.

SCENA VII :
CORALLINA e figlia.

Vengono piangendo che hanno fame, e che al certo Trivellino si è giocato i denari ; ed in questo.

SCENA VIII :
TRIVELLINO e suddetti.

Viene con la parrucca, cappello e spada, queste lo vedono, pensano che abbia speso il tutto in dette robe, lui racconta la vincita, allegri partono.

SCENA IX :
Giudice, PANTALONE e FLORINDO.

Giudice che ha inteso le tirannie del Dottore, ordina a'birri che lo faccino prigione ; birri pigliano Corallina ; Giudice che la lascino ; trovano il Dottore, lo fanno prigione, Giudice lo grida, egli convinto si butta a'piedi in ginocchioni, Giudice l'esilia ; vien Silvio senza panno, la moglie esclama la sua disgrazia, Giudice comanda che tutte le facultà del Dottore si diano in dote alla figlia, con che si rendo le robe a Pantalone, e Dottore perda il pegno degli argenti, in pena del suo errore ; Silvio conferma il parentado con la figlia del Dottore, e Florindo conclude le nozze con la filgia di Pantalone.

ROBE NECESSARIE :

Borsa con doble.
Argenti con altre robe per metter nel sacco.
La lista delle robe che consegna il Dottore a Pantalone.
Camera con tavoline coperto con una sargia rotta.
Robe diverse che il ladro vende al Dottore.
Carte da giocare.
Un vestito per Trivellino.




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